“NON VOLTARE LE SPALLE ALLA VITA”

Carissimi amici e amiche,

mi piacerebbe commentaste questa frase citata o fatta dallo scrittore Paulo Coelho, e si sviluppasse qualche interessante discussione sul blog:

” Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere”

Hugs!

Piero

Musicisti strani (fiaba per adulti)

Sulla piazza del quartiere oggi c’è una grande folla, che stordita dai numerosi tromboni di ogni colore e tonalità si guarda intorno smarrita. Stordita e smarrita alla ricerca di piccoli suoni decifrabili e comprensibili, in alternativa a tutto quel fracasso; alla ricerca di un angolo dove poter sentire una melodia o magari contemplare il silenzio.

In un angusto spiazzo seminascosto dalla piccola fontana del paese, seduti su gradini di pietra un gruppo di timidi musicisti zuffolava delicatamente con strumenti inediti per quella città.  Quei piccoli legni forati emettevano dei suoni a dir poco magici.

Ma nessuno degli adulti si fermava ad ascoltarli!  Anzi quasi infastiditi accelerano il passo, e si arrabbiano se qualcuno si ferma ad ascoltare, costringendoli a movimenti improvvisi e repentini. Le cose da fare sono tante e non si può perdere nemmeno un secondo

Come poteva la folla così stordita e smarrita sentire quel leggero ma dolce suono corale?

I più piccoli, però, animati anche dalla curiosità tipica della loro età, si accorsero di quella presenza.  Quel loro gioco fantastico fatto di rincorse nelle vie e tra gli angoli più remoti, finì per accompagnarli in prossimità di quella fontana, dove tra il rumore dei zampilli d’acqua e del loro vociare gioioso, si faceva spazio quella strana melodia.

In un attimo si sparse la voce e in brevissimo tempo, seduti a terra, i bambini occuparono tutt’ attorno!

Che cosa gli aveva cosi colpiti?  Forse quella musica inusuale o i modi gentili e forse un poco timidi che contraddistinguevano i suonatori?  O erano quegli strumenti così inusuali?

Non so il perchè di cosi tanta attrazione e gioia in quei bambini. So che i suonatori si ritrovano ancora là in quel piccolo slargo ai margini della città accanto alla piccola fontana, e a chi vuole ascoltarla offrono continuamente la loro melodia.  E i bambini sono sempre li ad ascoltarli, contenti perchè ogni giorno quando il sole va giù,….. corrono là !

da:  Dal cuore di pietra…..al cuore di carne!    di Frà FF.

A volte si cade….,e ci si rialza!!

E’ da qualche mese che sto abbastanza bene, e voglio scrivere per far sapere a tutti quanto il CSM (Centro di Salute Mentale) di Trento e nello specifico il centro diurno mi sia stato utile come trampolino di lancio, per uscire da quel tunnel profondo chiamate depressione.

Fra due mesi avrò meta secolo. Non sono più una giovane, ma mi sento tale!

Nel 1994 mi ammalai di una malattia rara, la sindrome di Arnold Chiari con cisti siringomieliche….che parolona!!! Facevo fatica a pronunciare questa parola ma la malattia esisteva, scoperta nel 1958 dal neurochirurgo da cui prese il nome!

Questa malattia mi porto all’invalidità, ma lottai per ben 9 anni e grazie ad interventi frequenti e riabilitazioni continue ne uscii fuori nel 2002, pronta con la mia volontà a “riprendere in mano la situazione”.

Ho cosi passato anni buoni, fino a quando un fatto assai grave ha distrutto la mia psiche. Dopo anni di convivenza con il mio compagno, il filo si è rotto, se ne e’ andato e sono rimasta a terra senza più alzarmi.

E’ stato allora che la depressione si è presa il mio cervello e il mio corpo, lasciando un vuoto!

Il centro Diurno allora si prese cura di me. Mi diedero l’aiuto di cui avevo bisogno. Dovessi elencare tutto quello che mi è stato dato da tutti, non basterebbero molte battute. Vi dirò solo che dagli operatori, dai dottori ed anche dagli altri pazienti, ho avuto molto!!

Dopo circa due mesi e mezzi mi proposero di partecipare ad una selezione per un corso di informatica che si svolgeva a Villa S. Ignazio, sulle colline di Trento.

Accettai, ma con molta paura a dire il vero. Paura di lasciare il guscio che mi faceva sentire protetta. Sentivo però anche un dovere dentro di me, verso che mi aveva curato, e aiutato con tanto amore per uscire allo scoperto e assaporare ancora “quella bella cosa chiamata vita”!

L’ho fatto ed ora sono qui a scrivere per me , e per farvi sapere che fuori non è come si pensa quando si sta male, cioè un ambiente ostile!  Abbiate coraggio e sforzatevi di uscire, mettendoci tutta la forza che avete anche se vi sembra di non averla.

Ora lavoro, con mia grande soddisfazione e cocciutaggine ce l’ho fatta. Ogni tanto anch’io come tutti gli esseri umani inciampo e cado, ma subito dopo mi rialzo e comincio a riprendere la solita vita, con il bello e con il brutto.

E se un giorno dovesse essere più duro di un altro so che le porte  del Centro di Salute Mentale saranno sempre aperte, per accogliermi  e sostenermi come nel passato.

ciao a tutti Tiziana